PERIODO NEOLITICO

05.03.2012 10:00

Avvento dell'agricoltura: tutto cambiò radicalmente con l'avvento dell'Agricoltura che ancora una volta compare dapprima in Liguria agli inizi del V millennio a.C. per poi estendersi verso nord alla velocità di circa 1 Km all'anno in linea d'aria.  ( Chiariamo perchè in questo trattato parliamo di Padania, perchè all'epoca i Liguri arrivavano oltre all' attuale Lombardia sino ad una parte del Trentino, per non conforderci con l'attuale Liguria).

Il fenomeno del megalitismo (monumenti costituiti da grossi massi di pietre) è legato al culto religioso dei morti ed è presente in Liguria, nell'Ossola e nell'aria culturale di Saint-Martin de Corleans, presso  Aosta a partire dal III° millennio a.C. Il fenomeno più caratterizzante dell'area padana è quello della cultura dei vasi a bocca quadrata che si diffonde dalla Liguria e che dall'inizio del IV° millennio a.C. distinguerà nettamente la Padania o Liguria dall' Italia e dal resto d'Europa. L'ematologo A.E. Maurent e l'etnologo francese Jean Cuisenier definiscono la Padania etnicamente legata all'Europa occidentale e determinante è la prevalenza nella sua poplazione di sangue del gruppo "O" negativo che denota l'antica  eredità neolitica, concordano con lo studioso Gavin de Beer, che definisce Ligure il popolo che occupò l'occidente europeo durante il Neolitico. I contatti tra Liguria e Lombardia sono evidenti tra il IV° ed il III° millennio a.C., quando entrambe risultano inserite in una"Koinè" culturale definita di Chassey-Lagozza-Cartaillod, dal nome di tre siti rispettivamente : uno in Francia,uno in provincia di Varese ed uno in Svizzera, in un'area che comprende la Provenza, la Padania occidentale e la regione dei laghi Svizzeri. Nello stesso periodo gruppi provenienti dalla Transcaucasia, dal Medio Oriente e dall' Anatolia, muovono via terra e via mare sino alla Bretagna e all'isola di Guernesey. Portarono certamente agli Europei l'uso dei metalli, dell' aratro, del carro da trasporto e un'organizzazione civile e religiosa molto complessa. Portarono anche l'uso dell'incenerazione e una tipica lavorazione della ceramica a scanelatura e cappellette. La loro presenza in Padania è archeologicamente dimostrata dai ritrovamenti di S. Martin de Corleans ed in quelli del Sud Tirolo (3000 anni a.C.)

I CELTI nel IV° secolo a.C. erano ancora lontani dalla Padania; gli scrittori: Issel, Gherardini, Von Duhn, Pais e Sereno sostennero che le stele antropomorfe della Padania, insieme a quelle del Rodano, rappresentano un'espressione culturale dell' "Ethnos" Ligure, mentre archeologi e storici come: Muller Dorf, Camilo Julian, D'Arbois De Jibainville Shulten, Cuisinier, oltrechè Erastotene e Strabone (63-19 d.C.) identificavano nei Liguri il popolo dell'antica Europa occidentale. Non va dimenticato inoltre che fonti attendibili antiche  localizzavano genti chiamete Ligyes ed Hiberi lungo le pendici meridionali del Caucaso. ( questo non fa che confermare il profondo legame della Padania del neolitico sino all'età del bronzo). Incisioni rupestri si trovano in Val Camonica, in Valtellina, sul monte Baldo, sul lago di Garda e sul monte Bego (2700-2400 a.C.).

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